sabato 10 novembre 2012

Il biliardo..passione!

La sala, pur affollatissima è avvolta nel silenzio, si è partecipi di una specie di liturgia dell’invisibile: se uno spettatore vuole applaudire un colpo impossibile ben riuscito, si limita a schioccare le dita, se è il giocatore a volersi complimentare con l' avversario, batte il calcio della stecca a terra, piano, impercettibilmente, come fa il violinista con l’archetto in orchestra. Solo il suono dello scontro delle bilie, lisce, vergini, e l’impatto con la stecca e le sponde, rompe il silenzio. Il biliardo non era e non è un passatempo qualsiasi, esso richiede perizia e in primo luogo la capacità di intuire in anticipo gli effetti delle leggi cinetiche dei corpi applicate alle bocce, il suo meccanismo implacabile, il suo lavorìo continuo, escluso da qualsiasi redenzione. Il biliardo è una tragedia senza catarsi, poichè ciò che conta non è quello che accade, ma le infinite possibilità che lo precedono, e l' ebbrezza della scelta, è un gioco intellettuale, come gli scacchi. “Il biliardo è uno sport splendido, ogni giorno lo giocano due milioni di persone, i tesserati sono oltre 25 mila, suddivisi nelle diverse specialità , cinque birilli, pool, carambola e boccette. E’ questo uno sport salvifico, che, forse, paga ancora l’idea dell’ ambiente da cantina, ma come vede è molto diverso. E’ un’attività fisica cui si può accedere sin da piccoli, abbiamo, esiste una categoria Juniores, si gioca per tutta la vita, e, per di più, si annullano le barriere tra generazioni, poiché sarà sempre un anziano, con pazienza, a insegnare al più giovane quest’arte, a trasmettere quel codice empatico di segni, che ha principio fin dalla presentazione dell’ atleta, che dovrà indossare una divisa ben precisa al tavolo, come il cavaliere nell’equitazione, per poi passare ai problemi dell’esecuzione del gioco, regole che indirizzeranno la condotta di colui il quale si avvicinerà a questo sport, al tavolo e nella vita quotidiana”.

Ligabue - Cosa vuoi che sia (video clip)

..tu pensa alla salute che c'è chi pensa quello a cui non pensi tu!